"PILLOLA" E PERFORMANCE SPORTIVA:
COSA BISOGNA SAPERE
Sono vari i motivi per cui una donna debba assumere la “pillola” e questi sono anche molto diversi gli uni dagli altri, ma avente come denominatore comune una disfunzione ormonale sia essa di origine organica
(es. endometriosi, PCOS) o funzionale (es. amenorrea da atleta).
In questo articolo vorrei parlarvi del ruolo di questo farmaco in ambito sportivo:
se esso incide o meno sulla performance, qual è la sua azione “secondaria” in questo ambito
e quali sono quelli più adatti ad una donna che fa sport.
Le atlete solitamente assumono la “pillola” non soltanto o semplicemente per un controllo sulla fertilità e quindi a scopo contracettivo, ma anche per un aspetto più pratico, ossia la regolarizzazione del ciclo mestruale che rende più facile la programmazione
di eventi ed allenamenti.
Pillola e Perfomance Sportiva
La maggior parte delle evidenze scientifiche dimostrano come l’utilizzo della pillola non incida direttamente in modo negativo sulla performance sportiva...anzi! Uno studio estremamente recente, ha messo in evidenza come non ci siano differenze prestative su esercizi massimali e submassimali in relazione al ciclo mestruale “controllato” dalla terapia ormonale, anche quando la percezione dello sforzo da parte della paziente era diversa. Un’altra metanalisi del 2020 ha ribadito come non ci siano differenze di performance sportiva con un ciclo associato alla “pillola”, raccomandando comunque, sempre un approccio personalizzato.
Pillola e vantaggi
Indipendentemente dai vantaggi puramente medici, se appunto la prescrizione della terapia è legata alla risoluzione di patologie ginecologiche, vorrei spiegarvi invece come un migliore controllo del ciclo mestruale porta ad altri notevoli benefici per le atlete.
Gli estrogeni in particolare regolano numerose funzioni femminili, ma anche altre:
agiscono sul metabolismo energetico e dei grassi aumentando il loro utilizzo nei tessuti periferici, appunto muscolo; per questo motivo gli estrogeni migliorano la prestazione degli sport di endurance risparmiando il glicogeno muscolare a scapito degli acidi grassi;
mantengono il trofismo di tutti quei tessuti costituiti da collagene ed elastina (es. tendini, cartillagini, osso, muscolo), svolgendo dunque un ruolo protettivo nei confronti di lesioni e/o fratture;
agiscono sul sistema nervoso centrale, aumentando le endorfine che riducono il dolore e migliorando l’attenzione e la concentrazione, elementi fondamentali per chi pratica sport;
svolgono inoltre un’azione antifiammatoria e vasopratettrice, garantendo quindi un’ottima efficienza cardiovascolare.
Quale pillola?
E’ compito sicuramente dello specialista ginecologo, scegliere la tipologia di trattamento più adeguato alle esigenze della paziente/atleta, quello che posso invece accernarvi è che tra le varie tipologie di “pillola” quella costituita da estroprogestinici e la formulazione trifasica del farmaco, si sono dimostrate le più efficaci nella regolazione del profilo ormonale.
Gli effetti “indesiderati” che si possono riscontrate durante i primi “cicli” sono nella maggior parte dei casi transitori e si risolvo dopo qualche mese, questi sono rappresentati da mastodinia, sppotting, dolore mestruale ecc.
E dal punto di vista nutrizionale?
Lo scopo dell’alimentazione in questo caso è duplice:
ossia supportare l’atleta con una alimentazione adeguata sia in termini calorici che qualitativi e
supportare la donna nelle sue esigenze “femminili” cercando di adeguare l’alimentazione alle eventuali problematiche ginecologiche.
E’ importantissimo quindi la personalizzazione dell’approccio anche in questo ambito,
perchè ogni donna è meravigliosamente diversa dall’altra.
PRINCIPALI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:
- Burrows M et al. The influence of oral contraceptives on athletic performance in female athletes. Sports Med. 2007;37(7):557-574.
- Mc Nulty KL et al. The Effects of Menstrual Cycle Phase on Exercise Performance in Eumenorrheic Women: A Systematic Review and Meta-Analysis. Sports Med. 2020;50(10):1813-1827
- Anmol TM et al. Menstrual and oral contraceptive cycle phases do not affect submaximal and maximal exercise responses. Scand J Med Sci Sports. 2020;30(3):472-484