NUTRIZIONE E TUMORI
In linea generale potremmo dire che la patogenesi e quindi lo sviluppo del cancro è causato da una molteplicità di fattori, alcuni di questi dipendono direttamente dalle nostre abitudini e sono per questo “modificabili”: tabagismo, dieta, alcol e attività fisica. Si stima che nei paesi industrializzati la dieta sia correlata con circa il 30% di tumori , rendendola seconda solo al tabacco come causa teoricamente prevenibile del cancro. L’eccesso ponderale e l'inattività fisica insieme sembrano anche queste correlate da un quinto a un terzo di molti dei tumori più comuni (seno, colon, endometrio, rene ed esofago).
La ricerca fino ad oggi ha scoperto alcune precise relazioni tra dieta e rischio di cancro. Dopo il tabacco, sovrappeso e obesità sembrano essere le cause evitabili più importanti per questa potologia.
Ora non potendo trattare tutte le tipologie di tumori, vi riporto qui di seguito le più recenti considerazioni della letteratura scientifica internazionale, riguardo a quelli più diffusi. Ma sapete quali sono? Esclusi i carcinomi della cute, i cinque tumori più frequentemente diagnosticati fra gli uomini sono il tumore della prostata (18,1 per cento), il tumore del colon-retto (14,8 per cento), il tumore del polmone (14,3 per cento), il tumore della vescica (11 per cento) e quello del rene (4,6 per cento); tra le donne, il tumore della mammella (29,3 per cento), il tumore del colon-retto (12,6 per cento), il tumore del polmone (11,1 per cento), il tumore della tiroide (5,8 per cento) e quello del corpo dell'utero (4,7 per cento), (1).
Tumore del Colon-Retto
I tassi di incidenza del cancro colorettale sono circa dieci volte più elevati nei paesi sviluppati rispetto ai paesi in via di sviluppo, e questo è fortemente indicativo del fatto che i fattori nutrizionali possono rappresentare fino all'80% delle differenze nei tassi tra questi paesi. Il fattore di rischio correlato alla dieta è il sovrappeso / l'obesità e l'attività fisica è stata costantemente associata a un ridotto rischio di cancro del colon (ma non di cancro del retto).
E’ stata dimostrata una forte associazione tra consumo pro capite di carne e l’incidenza di cancro del colon-retto e, più nello specifico, una recente revisione sistematica ha concluso che il consumo di carne conservata e carne rossa (> 160g/giorno), a differenza di quella fresca, sia associato a maggiore di tumore. Tuttavia, la maggior parte degli studi non ha osservato associazioni positive con pollame o pesce.
Per quanto riguardo il consumo di fibre (frutta e verdura) le ultime evidenze riportano un ruolo protettivo del loro consumo nei confronti di questa patologia. La quantità suggerita (2) sembra essere di circa il doppio rispetto a quella media suggerita: 35g/giorno di fibre (invece di 20g/giorno) e otto porzioni di frutta e verdura (invece di 5).
Cancro del Polmone
Il fumo aumenta il rischio di cancro ai polmoni di circa 30 volte e rappresenta la causa di oltre l'80% dei tumori polmonari nei paesi sviluppati. Numerose studi osservazionali sembrano aver correlato un minor consumo di frutta e verdura (e quindi di alcuni nutrienti ad essi legati, come il b-carotene) nei pazienti con tumore rispetto ai controlli (9, 34); e’ stata quindi testata la supplementazione di b-carotene per un periodo massimo 12 mesi, senza però produrre alcun beneficio.
Il possibile effetto della dieta sul rischio di cancro al polmone rimane controverso, e l'apparente effetto protettivo di frutta e verdura può essere in gran parte il risultato di confusione associata al fumo, dal momento che i fumatori generalmente consumano meno frutta e verdura rispetto ai non fumatori.
In termini di salute pubblica, la priorità assoluta per prevenire il cancro del polmone è quello di ridurre la prevalenza del fumo.
Cancro al Seno
Il cancro al seno è il secondo tumore più comune al mondo e il tumore più comune tra le donne. I tassi di incidenza sono circa cinque volte superiori nei paesi industrializzati rispetto ai paesi meno sviluppati e al Giappone. Gran parte di questa variazione “internazionale” è il risultato di differenze nei fattori di rischio riproduttivi stabiliti come l'età al menarca, la parità e l'allattamento al seno, ma anche differenze nelle abitudini alimentari e nell'attività fisica possono contribuire.
Gli unici fattori dietetici che hanno dimostrato di aumentare il rischio di cancro al seno sono l'obesità e l'alcol. L'obesità aumenta il rischio di cancro al seno nelle donne in postmenopausa di circa il 50%, probabilmente aumentando le concentrazioni sieriche di estradiolo libero. L'obesità non aumenta il rischio tra le donne in premenopausa, ma l'obesità nelle donne in premenopausa può portare all'obesità per tutta la vita e quindi a un eventuale aumento del rischio di cancro al seno. I risultati di studi su altri fattori dietetici inclusi grassi, carne, latticini, frutta e verdura, fibre e fitoestrogeni sono inconcludenti.
Cancro alla Prostata
I tassi di incidenza del cancro della prostata sono fortemente influenzati dalle pratiche diagnostiche e quindi difficili da interpretare, ma i tassi di mortalità mostrano che la morte per cancro alla prostata è circa 10 volte più comune in Nord America ed Europa che in Asia. I dati degli studi prospettici non hanno stabilito associazioni causali o protettive per nutrienti specifici o fattori dietetici. Diete ricche di carne rossa, latticini e grassi animali sono stati spesso implicati nello sviluppo del cancro alla prostata, anche se i dati non sono del tutto coerenti. Così come non è stato dimostrato un ruolo protettivo di frutta e verdura (fibre). Gli ormoni controllano la crescita della prostata e la dieta può influenzare il rischio di cancro alla prostata influenzando i livelli ormonali.
In linea generale potremmo dire che la patogenesi e quindi lo sviluppo del cancro è causato da una molteplicità di fattori, alcuni di questi dipendono direttamente dalle nostre abitudini e sono per questo “modificabili”: tabagismo, dieta, alcol e attività fisica. Si stima che nei paesi industrializzati la dieta sia correlata con circa il 30% di tumori , rendendola seconda solo al tabacco come causa teoricamente prevenibile del cancro. L’eccesso ponderale e l'inattività fisica insieme sembrano anche queste correlate da un quinto a un terzo di molti dei tumori più comuni (seno, colon, endometrio, rene ed esofago).
La ricerca fino ad oggi ha scoperto alcune precise relazioni tra dieta e rischio di cancro. Dopo il tabacco, sovrappeso e obesità sembrano essere le cause evitabili più importanti per questa potologia.
Ora non potendo trattare tutte le tipologie di tumori, vi riporto qui di seguito le più recenti considerazioni della letteratura scientifica internazionale, riguardo a quelli più diffusi. Ma sapete quali sono? Esclusi i carcinomi della cute, i cinque tumori più frequentemente diagnosticati fra gli uomini sono il tumore della prostata (18,1 per cento), il tumore del colon-retto (14,8 per cento), il tumore del polmone (14,3 per cento), il tumore della vescica (11 per cento) e quello del rene (4,6 per cento); tra le donne, il tumore della mammella (29,3 per cento), il tumore del colon-retto (12,6 per cento), il tumore del polmone (11,1 per cento), il tumore della tiroide (5,8 per cento) e quello del corpo dell'utero (4,7 per cento), (1).
Tumore del Colon-Retto
I tassi di incidenza del cancro colorettale sono circa dieci volte più elevati nei paesi sviluppati rispetto ai paesi in via di sviluppo, e questo è fortemente indicativo del fatto che i fattori nutrizionali possono rappresentare fino all'80% delle differenze nei tassi tra questi paesi. Il fattore di rischio correlato alla dieta è il sovrappeso / l'obesità e l'attività fisica è stata costantemente associata a un ridotto rischio di cancro del colon (ma non di cancro del retto).
E’ stata dimostrata una forte associazione tra consumo pro capite di carne e l’incidenza di cancro del colon-retto e, più nello specifico, una recente revisione sistematica ha concluso che il consumo di carne conservata e carne rossa (> 160g/giorno), a differenza di quella fresca, sia associato a maggiore di tumore. Tuttavia, la maggior parte degli studi non ha osservato associazioni positive con pollame o pesce.
Per quanto riguardo il consumo di fibre (frutta e verdura) le ultime evidenze riportano un ruolo protettivo del loro consumo nei confronti di questa patologia. La quantità suggerita (2) sembra essere di circa il doppio rispetto a quella media suggerita: 35g/giorno di fibre (invece di 20g/giorno) e otto porzioni di frutta e verdura (invece di 5).
Cancro del Polmone
Il fumo aumenta il rischio di cancro ai polmoni di circa 30 volte e rappresenta la causa di oltre l'80% dei tumori polmonari nei paesi sviluppati. Numerose studi osservazionali sembrano aver correlato un minor consumo di frutta e verdura (e quindi di alcuni nutrienti ad essi legati, come il b-carotene) nei pazienti con tumore rispetto ai controlli (9, 34); e’ stata quindi testata la supplementazione di b-carotene per un periodo massimo 12 mesi, senza però produrre alcun beneficio.
Il possibile effetto della dieta sul rischio di cancro al polmone rimane controverso, e l'apparente effetto protettivo di frutta e verdura può essere in gran parte il risultato di confusione associata al fumo, dal momento che i fumatori generalmente consumano meno frutta e verdura rispetto ai non fumatori.
In termini di salute pubblica, la priorità assoluta per prevenire il cancro del polmone è quello di ridurre la prevalenza del fumo.
Cancro al Seno
Il cancro al seno è il secondo tumore più comune al mondo e il tumore più comune tra le donne. I tassi di incidenza sono circa cinque volte superiori nei paesi industrializzati rispetto ai paesi meno sviluppati e al Giappone. Gran parte di questa variazione “internazionale” è il risultato di differenze nei fattori di rischio riproduttivi stabiliti come l'età al menarca, la parità e l'allattamento al seno, ma anche differenze nelle abitudini alimentari e nell'attività fisica possono contribuire.
Gli unici fattori dietetici che hanno dimostrato di aumentare il rischio di cancro al seno sono l'obesità e l'alcol. L'obesità aumenta il rischio di cancro al seno nelle donne in postmenopausa di circa il 50%, probabilmente aumentando le concentrazioni sieriche di estradiolo libero. L'obesità non aumenta il rischio tra le donne in premenopausa, ma l'obesità nelle donne in premenopausa può portare all'obesità per tutta la vita e quindi a un eventuale aumento del rischio di cancro al seno. I risultati di studi su altri fattori dietetici inclusi grassi, carne, latticini, frutta e verdura, fibre e fitoestrogeni sono inconcludenti.
Cancro alla Prostata
I tassi di incidenza del cancro della prostata sono fortemente influenzati dalle pratiche diagnostiche e quindi difficili da interpretare, ma i tassi di mortalità mostrano che la morte per cancro alla prostata è circa 10 volte più comune in Nord America ed Europa che in Asia. I dati degli studi prospettici non hanno stabilito associazioni causali o protettive per nutrienti specifici o fattori dietetici. Diete ricche di carne rossa, latticini e grassi animali sono stati spesso implicati nello sviluppo del cancro alla prostata, anche se i dati non sono del tutto coerenti. Così come non è stato dimostrato un ruolo protettivo di frutta e verdura (fibre). Gli ormoni controllano la crescita della prostata e la dieta può influenzare il rischio di cancro alla prostata influenzando i livelli ormonali.
Correlazione tra rischio di cancro e fattori dietetici (4).
Se riflettete un momento, tutto queste raccomandazioni non si traducono altro che in uno stile di vita attivo ed una dieta Mediterranea (5).
PRINCIPALI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:
- AIRC
- Bingham S et al. Diet and cancer-the European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition. Nat Rev Cancer. 2004;4(3):206-15
- Gonzalez CA et al. Diet and cancer prevention: Contributions from the European Prospective Investigation intoCancer and Nutrition (EPIC) study. Eur J Cancer. 2010;46(14):2555-62
- McCullough ML et al. Diet and cancer prevention. Oncogene. 2004;23: 6349-6364
- Trichopoulou A et al. Modified Mediterranean diet and survival: EPIC-elderly prospective cohort study. BMJ. 2005;330(7498):99
- Diet, nutrition and the prevention of chronic diseases: report of a joint WHO/FAO expert consultation, Geneva 2003