LA PIRAMIDE DEL MOVIMENTO
PER I BAMBINI
Dati emersi da recenti studi e da rapporti ISTAT descrivono una realtà giovanile preoccupante, la stessa che ha spinto i membri della SIP (Società Italiana di Pediatria) ad agire concretamente, promuovendo il movimento e l’attività fisica nella popolazione pediatrica. Il tasso di sedentarietà negli adolescenti italiani è più che triplo rispetto a quello dei coetanei europei (24,6% contro 7%, considerando la fascia d’età 15-24 anni). In Italia, in un periodo complessivo di 11 anni (2001- 2012) la pratica sportiva continuativa è aumentata di 8 punti percentuali per i bambini più piccoli (6-10 anni); tuttavia, già dall’età di 11 anni, i ragazzini italiani si allontanano dallo sport consacrandosi ad uno stile di vita sedentario.
In alcune città italiane sono stati condotti dei sondaggi volti a comprendere i fattori che influiscono maggiormente sull’abbandono di una pratica sportiva regolare: l’eccessivo impegno scolastico e la noia avvertita nel praticare lo sport scelto, figurano tra le principali giustificazioni sostenute dai partecipanti.
Probabilmente, però, siamo noi adulti (ed in particolare le istituzioni scolastiche) a dover spingere i bambini
verso uno stile di vita più sano e sopratutto attivo fin da piccoli,
in modo che da grandi non lo ritengano una "perdita di tempo", ma una necessità per il loro benessere psichico, sociale e fisico.
PER I BAMBINI
Dati emersi da recenti studi e da rapporti ISTAT descrivono una realtà giovanile preoccupante, la stessa che ha spinto i membri della SIP (Società Italiana di Pediatria) ad agire concretamente, promuovendo il movimento e l’attività fisica nella popolazione pediatrica. Il tasso di sedentarietà negli adolescenti italiani è più che triplo rispetto a quello dei coetanei europei (24,6% contro 7%, considerando la fascia d’età 15-24 anni). In Italia, in un periodo complessivo di 11 anni (2001- 2012) la pratica sportiva continuativa è aumentata di 8 punti percentuali per i bambini più piccoli (6-10 anni); tuttavia, già dall’età di 11 anni, i ragazzini italiani si allontanano dallo sport consacrandosi ad uno stile di vita sedentario.
In alcune città italiane sono stati condotti dei sondaggi volti a comprendere i fattori che influiscono maggiormente sull’abbandono di una pratica sportiva regolare: l’eccessivo impegno scolastico e la noia avvertita nel praticare lo sport scelto, figurano tra le principali giustificazioni sostenute dai partecipanti.
Probabilmente, però, siamo noi adulti (ed in particolare le istituzioni scolastiche) a dover spingere i bambini
verso uno stile di vita più sano e sopratutto attivo fin da piccoli,
in modo che da grandi non lo ritengano una "perdita di tempo", ma una necessità per il loro benessere psichico, sociale e fisico.
PRINCIPALI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:
- Owen N et al. Sedentary behavior: emerging evidence for a new health risk. Mayo Clin Proc 2010;85(12):1138-1141
- Tremblay M et al. Systematic review of sedentary behavior and health indicators in school aged children and youth. International of behavioral Nutrition and Physical Activity 2011,8:98.