DONNE E CELLULITE: "BEVI E MUOVITI TANTO"
Vi sarà capitato di vedere donne, anche molto attive, che praticano uno sport regolarmente, con la cellulite... panico!
Com è possibile? ma non ci si doveva muovere di più e bere tanto per contrastarla?
Diciamo che è una mezza verità,ma di spiegarvi perchè e per come, è fondamentale sapere di cosa stiamo parlando, per poter avere ben chiare le motivazioni che sono alla base di una strategia di trattamento specifica.
La Panniculopatia Edemo Fibro Sclerotica (PEFS) è un insieme di protrusioni del tessuto adiposo sottocutaneo nello strato reticolare del derma.
Vi sarà capitato di vedere donne, anche molto attive, che praticano uno sport regolarmente, con la cellulite... panico!
Com è possibile? ma non ci si doveva muovere di più e bere tanto per contrastarla?
Diciamo che è una mezza verità,ma di spiegarvi perchè e per come, è fondamentale sapere di cosa stiamo parlando, per poter avere ben chiare le motivazioni che sono alla base di una strategia di trattamento specifica.
La Panniculopatia Edemo Fibro Sclerotica (PEFS) è un insieme di protrusioni del tessuto adiposo sottocutaneo nello strato reticolare del derma.
Le cause alla base di questo problema, sono molteplici, ma potremmo tutte ricondurle brevemente a quelle che seguono:
Eccesso di Estrogeni
Caratterizza in particolare alcuni morfotipi di donna, solitamente quelli che tendono ad avere una maggiore localizzazione del grasso nella parte inferiore del corpo (regione peritrocanterica e sulle cosce). Il problema dell’eccesso degli estrogeni è che inducono gli adipociti a sottoesprimere i recettori adrenergici beta-2, quelli che aiutano a bruciare più grasso e favoriscono la circolazione, ed a sovraesprimere gli alfa-2, che fanno il contrario. Ecco quindi che gli estrogeni, specie in certi distretti coprorei, in quantità eccessive, hanno azione pro-lipogenetica (pro ingrassamento) e anti-lipolitica (anti dimagrimento).
Aumento di volume degli adipociti
(per aumento della massa grassa e del peso corporeo)
Fragilità dei tessuti cutanei e sottocutanei
anche per scarsa resistenza e sviluppo delle fibre collagene
Alterato microcircolo con conseguenza scarsa ossigenzaione dei tessuti
(vi ricordo che il collagene è il costituente anche delle pareti dei vasi sanguigni e linfatici)
Come se non bastasse entrano in gioco tutta un’altra serie di meccanismi, tra cui: fattori stressogeni (qualità del sonno, attività fisica eccessiva e non regolarizzata, lavoro ecc), che causano un aumento del cortisolo ematico, a sua volta responsabile di ritenzione idrica oltre che ad altre problematiche.
Tutte queste condizioni, nella loro totalità portano il nostro organismo a una condizione di infiammazione di basso grasso, che ha sua volta non fa altro che alimentare ulteriormente questo circolo vizioso.
Questo per spiegarvi, che il problema non è così banale e va trattato sotto molteplici punti di vista e in modo serio, se o si vuole risolvere:
è fondamentale riconoscere lo stadio, al fine di stabilire che tipo di risultati è possibile raggiungere;
individuare il morfotipo della paziente, perchè a questo corrispondono specifiche caratteristiche a livello ormonale,
che guidano l’impostazione del piano dietetico;
attuare un programma di attività fisica dedicato e personalizzato;
fare ricorso ad eventuali trattamenti che possono coadiuvare il percorso terapico.
Quindi nello specifico, sul piano alimentare cosa si deve fare e cosa non si deve fare?!
E' inutile eliminare tutto il sale, in questo modo si induce il corpo a produrre grandi quantità di un ormone (Angiotensina II), necessario per il riassorbimento di sodio e acqua; in parole povere se non ne viene dall’esterno, l’organismo cerca di risparmiare sodio in questo modo.
Prediligere alimenti freschi per ottenere da questi vitamine e altre utili molecole; limitare ad una volta a settimana invece alimenti conservati (spesso questi contengono quantità eccessive di sale), e/o industriali.
Prediligere alimenti ricchi di vitamina C, una delle principali molecole che formano il collagene, ossia l'"impalcatura" che sorregge cute e tessuti sottocutanei, ma anche il costituente di diversi tessuti ed organi (es. vasi sanguigni, ossa, cartillagine).
Aumentare il consumo di pesce, perchè ricco di omega3, i quali possiedono una forte azione "antiinfiammatoria"
oltre che un'azione diretta sul benessere della cute stessa.
Tornando a quello che avevo all'inizio..."donne che fanno parecchio sport con la cellulite"
...pensateci bene...parecchio sport, sicuramente non organizzato e magari di tipo aerobico.
In ambito sportivo, quindi cosa si deve fare:
no ad allenamenti massacranti, non organizzati, non temporizzati, perchè si aumenta il livello di stress e cortisolo (ritenzione idrica) e perchè causano un aumento dell'infiammazione di basso grado.
Preferire di gran lunga attività di tipo anaerobico, perchè in grado di attivare localmente un certo tipo di recettori e molecole ad attività lipolitica.
Limitare, quindi, l'attività aerobica sopratutto quella prolungata perchè tende a far aumentare di stress sistemico.
E' possibile inoltre organizzare e strutturare l’attività fisica in base al proprio morfotipo e quindi alla propria predisposizione di sviluppare maggiormente il tono muscolare.
Per riassumere:
Seguite un'alimentazione varia, con alimenti freschi, ricca di frutta, verdura e pesce; se potete fatevi seguire da un professionista che possa impostare su di voi un piano nutrizionale personalizzato, in base alla stadio della cellulite, al vostro morfotipo e profilo ormonale
Praticate una regolare attività fisica anaerobica ed usate il cardio come attività di riscaldamento.
Eccesso di Estrogeni
Caratterizza in particolare alcuni morfotipi di donna, solitamente quelli che tendono ad avere una maggiore localizzazione del grasso nella parte inferiore del corpo (regione peritrocanterica e sulle cosce). Il problema dell’eccesso degli estrogeni è che inducono gli adipociti a sottoesprimere i recettori adrenergici beta-2, quelli che aiutano a bruciare più grasso e favoriscono la circolazione, ed a sovraesprimere gli alfa-2, che fanno il contrario. Ecco quindi che gli estrogeni, specie in certi distretti coprorei, in quantità eccessive, hanno azione pro-lipogenetica (pro ingrassamento) e anti-lipolitica (anti dimagrimento).
Aumento di volume degli adipociti
(per aumento della massa grassa e del peso corporeo)
Fragilità dei tessuti cutanei e sottocutanei
anche per scarsa resistenza e sviluppo delle fibre collagene
Alterato microcircolo con conseguenza scarsa ossigenzaione dei tessuti
(vi ricordo che il collagene è il costituente anche delle pareti dei vasi sanguigni e linfatici)
Come se non bastasse entrano in gioco tutta un’altra serie di meccanismi, tra cui: fattori stressogeni (qualità del sonno, attività fisica eccessiva e non regolarizzata, lavoro ecc), che causano un aumento del cortisolo ematico, a sua volta responsabile di ritenzione idrica oltre che ad altre problematiche.
Tutte queste condizioni, nella loro totalità portano il nostro organismo a una condizione di infiammazione di basso grasso, che ha sua volta non fa altro che alimentare ulteriormente questo circolo vizioso.
Questo per spiegarvi, che il problema non è così banale e va trattato sotto molteplici punti di vista e in modo serio, se o si vuole risolvere:
è fondamentale riconoscere lo stadio, al fine di stabilire che tipo di risultati è possibile raggiungere;
individuare il morfotipo della paziente, perchè a questo corrispondono specifiche caratteristiche a livello ormonale,
che guidano l’impostazione del piano dietetico;
attuare un programma di attività fisica dedicato e personalizzato;
fare ricorso ad eventuali trattamenti che possono coadiuvare il percorso terapico.
Quindi nello specifico, sul piano alimentare cosa si deve fare e cosa non si deve fare?!
E' inutile eliminare tutto il sale, in questo modo si induce il corpo a produrre grandi quantità di un ormone (Angiotensina II), necessario per il riassorbimento di sodio e acqua; in parole povere se non ne viene dall’esterno, l’organismo cerca di risparmiare sodio in questo modo.
Prediligere alimenti freschi per ottenere da questi vitamine e altre utili molecole; limitare ad una volta a settimana invece alimenti conservati (spesso questi contengono quantità eccessive di sale), e/o industriali.
Prediligere alimenti ricchi di vitamina C, una delle principali molecole che formano il collagene, ossia l'"impalcatura" che sorregge cute e tessuti sottocutanei, ma anche il costituente di diversi tessuti ed organi (es. vasi sanguigni, ossa, cartillagine).
Aumentare il consumo di pesce, perchè ricco di omega3, i quali possiedono una forte azione "antiinfiammatoria"
oltre che un'azione diretta sul benessere della cute stessa.
Tornando a quello che avevo all'inizio..."donne che fanno parecchio sport con la cellulite"
...pensateci bene...parecchio sport, sicuramente non organizzato e magari di tipo aerobico.
In ambito sportivo, quindi cosa si deve fare:
no ad allenamenti massacranti, non organizzati, non temporizzati, perchè si aumenta il livello di stress e cortisolo (ritenzione idrica) e perchè causano un aumento dell'infiammazione di basso grado.
Preferire di gran lunga attività di tipo anaerobico, perchè in grado di attivare localmente un certo tipo di recettori e molecole ad attività lipolitica.
Limitare, quindi, l'attività aerobica sopratutto quella prolungata perchè tende a far aumentare di stress sistemico.
E' possibile inoltre organizzare e strutturare l’attività fisica in base al proprio morfotipo e quindi alla propria predisposizione di sviluppare maggiormente il tono muscolare.
Per riassumere:
Seguite un'alimentazione varia, con alimenti freschi, ricca di frutta, verdura e pesce; se potete fatevi seguire da un professionista che possa impostare su di voi un piano nutrizionale personalizzato, in base alla stadio della cellulite, al vostro morfotipo e profilo ormonale
Praticate una regolare attività fisica anaerobica ed usate il cardio come attività di riscaldamento.
PRINCIPALI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:
- Draelos ZD. The disease of cellulite. J Cosmet Dermatol. 2005;4(4):221-2.
- Avram MM. Cellulite: a review of its physiology and treatment. J Cosmet Laser Ther. 2004.
- Callaghan DJ et al. Cellulite: A Review of Pathogenesis-Directed Therapy. Semin Cutan Med Surg. 2017;36(4):179-184.
- Davis DS et al. Cellulite: Patient Selection and Combination Treatments for Optimal Results-A Review and Our Experience. Dermatol Surg. 2019;45(9):1171-1184.