SICUREZZA ALIMENTARE:
COME SISTEMARE IL CIBO NEL FRIGO
La corretta conservazione del cibo è importante, non solo per la nostra salute, ma anche per garantire le proprietà organolettiche dell'alimento stesso, ossia l’insieme delle sue caratteristiche fisiche e chimiche (sapore, odore, aspetto, consistenza) e le caratteristiche nutrizionali; possono subire alterazioni quali/quantitative le proteine, gli zuccheri, i grassi,
ma anche le vitamine, i sali minerali, l'acqua contenuti nei cibi.
Non bisogna quindi sottovalutare la gestione casalinga degli alimenti (igiene dell’ambiente domestico, preparazione e conservazione dei cibi) perché, dal momento dell’acquisto, la sicurezza alimentare dipende da noi,
cioè dalla corretta gestione in ambito domestico degli alimenti.
Gli alimenti vengono distinti in:
alimenti stabili
non necessitano di essere tenuti in frigorifero e possono essere conservati bene a temperatura ambiente (la pasta, il pane, i legumi secchi, lo scatolame)
alimenti deperibili
devono essere riposti in frigorifero per la loro conservazione e consumati entro pochi giorni dall’acquisto (prodotti freschi e crudi)
alimenti surgelati o congelati
devono essere conservati nel congelatore fino al momento del loro utilizzo.
CONSERVARE: PER QUANTO TEMPO?
La “scadenza” è la data fino a cui l’alimento può essere venduto e deve essere consumato.
Entro tale data il produttore garantisce la salubrità e le caratteristiche organolettiche e nutrizionali del prodotto.
Viene indicata con la dicitura “da consumarsi entro ...".
Sulla confezione devono essere inoltre riportate le condizioni di conservazione ed eventualmente la temperatura
in funzione della quale è stato determinato il periodo di validità.
Il “termine minimo di conservazione” (TMC) è la data fino a cui l’alimento mantiene le sue proprietà specifiche in adeguate condizioni di conservazione. Viene indicato con la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro ...".
Attenzione alla differenza tra le due diciture!
“Da consumarsi entro ...”
di solito si usa per alimenti che si degradano facilmente e devono essere consumati entro la data indicata.
"Da consumarsi preferibilmente entro ...”
indica per quanto tempo l’alimento può essere consumato senza alcun rischio.
Si usa per gli alimenti che possono essere conservati più a lungo (come i cereali, il riso, le spezie).
Non è pericoloso consumare un prodotto dopo tale data, ma l’alimento in questione può aver perso alcune proprietà organolettiche, come sapore e consistenza.
COME SISTEMARE IL CIBO NEL FRIGO
La corretta conservazione del cibo è importante, non solo per la nostra salute, ma anche per garantire le proprietà organolettiche dell'alimento stesso, ossia l’insieme delle sue caratteristiche fisiche e chimiche (sapore, odore, aspetto, consistenza) e le caratteristiche nutrizionali; possono subire alterazioni quali/quantitative le proteine, gli zuccheri, i grassi,
ma anche le vitamine, i sali minerali, l'acqua contenuti nei cibi.
Non bisogna quindi sottovalutare la gestione casalinga degli alimenti (igiene dell’ambiente domestico, preparazione e conservazione dei cibi) perché, dal momento dell’acquisto, la sicurezza alimentare dipende da noi,
cioè dalla corretta gestione in ambito domestico degli alimenti.
Gli alimenti vengono distinti in:
alimenti stabili
non necessitano di essere tenuti in frigorifero e possono essere conservati bene a temperatura ambiente (la pasta, il pane, i legumi secchi, lo scatolame)
alimenti deperibili
devono essere riposti in frigorifero per la loro conservazione e consumati entro pochi giorni dall’acquisto (prodotti freschi e crudi)
alimenti surgelati o congelati
devono essere conservati nel congelatore fino al momento del loro utilizzo.
CONSERVARE: PER QUANTO TEMPO?
La “scadenza” è la data fino a cui l’alimento può essere venduto e deve essere consumato.
Entro tale data il produttore garantisce la salubrità e le caratteristiche organolettiche e nutrizionali del prodotto.
Viene indicata con la dicitura “da consumarsi entro ...".
Sulla confezione devono essere inoltre riportate le condizioni di conservazione ed eventualmente la temperatura
in funzione della quale è stato determinato il periodo di validità.
Il “termine minimo di conservazione” (TMC) è la data fino a cui l’alimento mantiene le sue proprietà specifiche in adeguate condizioni di conservazione. Viene indicato con la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro ...".
Attenzione alla differenza tra le due diciture!
“Da consumarsi entro ...”
di solito si usa per alimenti che si degradano facilmente e devono essere consumati entro la data indicata.
"Da consumarsi preferibilmente entro ...”
indica per quanto tempo l’alimento può essere consumato senza alcun rischio.
Si usa per gli alimenti che possono essere conservati più a lungo (come i cereali, il riso, le spezie).
Non è pericoloso consumare un prodotto dopo tale data, ma l’alimento in questione può aver perso alcune proprietà organolettiche, come sapore e consistenza.
Disposizione degli alimenti nel frigo.
E' importante assicurare la giusta temperatura di conservazione dei prodotti in tutte le fasi, dalla produzione fino a casa tua ed il frigorifero rappresenta proprio l'ultimo anello della cosiddetta "catena del freddo".
Non basta semplicemente raffreddare un alimento per conservarlo a lungo nel frigorifero; al suo interno esistono infatti alcune zone più fredde di altre e sfruttando quindi le diverse temperature si possono conservare in maniera ottimale tutti i cibi. L'aria fredda essendo più pesante tende a scendere e quindi, la zona di frigo a minore temperatura è quella in basso subito al di sopra dei cassetti per la frutta e verdura.
Negli scomparti in alto (meno freddi),
potete sistemare formaggi, affettati sottovuoto e scatolette chiuse o aperte (per le scatolette aperte è meglio
utilizzare contenitori di plastica);
in quelli al centro (temperatura intermedia),
carni cotte, minestroni, brodi, paste, affettati, latticini e uova;
in basso (più freddi),
carni crude e pesce crudo e cotto;
mentre per il cassetto di frutta e verdura
è bene di ricordarsi di non lavarle mai prima di riporle perché questo favorirebbe la crescita di muffe e batteri.
Non basta semplicemente raffreddare un alimento per conservarlo a lungo nel frigorifero; al suo interno esistono infatti alcune zone più fredde di altre e sfruttando quindi le diverse temperature si possono conservare in maniera ottimale tutti i cibi. L'aria fredda essendo più pesante tende a scendere e quindi, la zona di frigo a minore temperatura è quella in basso subito al di sopra dei cassetti per la frutta e verdura.
Negli scomparti in alto (meno freddi),
potete sistemare formaggi, affettati sottovuoto e scatolette chiuse o aperte (per le scatolette aperte è meglio
utilizzare contenitori di plastica);
in quelli al centro (temperatura intermedia),
carni cotte, minestroni, brodi, paste, affettati, latticini e uova;
in basso (più freddi),
carni crude e pesce crudo e cotto;
mentre per il cassetto di frutta e verdura
è bene di ricordarsi di non lavarle mai prima di riporle perché questo favorirebbe la crescita di muffe e batteri.
PRINCIPALI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:
- www.salute.gov
- Decalogo sicurezza del frigo realizzato in collaborazione con Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta.